Una Fiat 500 sequestrata a Città Sant’Angelo per riciclaggio: questa la scoperta fatta dalla guardia di finanza nella città adriatica il 23 giugno scorso.
Nel pomeriggio di domenica scorsa i “baschi verdi”, militari della Sezione Atpi del maggiore Toppetti, hanno eseguito dei controlli nella zone dei centri commerciali della città angolana in provincia di Pescara.
E, durante tale servizio, è stata sottoposto a controllo una Fiat 500 di colore nero alla guida della quale vi era una donna.
Durante i controlli i militari avrebbero notato una “incompatibilità tra l’epoca attualissima del modello dell’autovettura riferita all’ultima e recentissima versione “Restyling” del 2016, e l’anno di immatricolazione risultante invece dal numero di telaio della stessa, risalente di oltre dieci anni”.
Grazie anche all’ausilio degli agenti della polizia stradale di Pescara la guardia di finanza avrebbe scoperto come i caratteri della punzonatura del telaio fossero difformi da quelli originali e che i requisiti tecnici, come il motore, erano in dotazione alla versione attuale della Fiat 500, quindi in palese difformità con quelli della versione 2008 (anno di immatricolazione).
Stando a quanto appurato dai baschi verdi, si sarebbe trattato di una macchina nuova la cui provenienza, ritenuta oggetto di riciclaggio, era stata dissimulata modificando il numero di telaio mediante sostituzione della punzonatura con un numero di telaio riconducibile a un’altra vettura realmente esistita, ma più vecchia.
Alla luce di quanto scoperto l’auto è stata sequestrata mentre la donna è stata denunciata per riciclaggio: stando a quanto riferito dalla guardia di finanza, la persona avrebbe compiuto “atti in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del veicolo”.