Avrebbe richiesto denaro per restituire l’auto a una donna, consegnandole poi, una volta ottenuti i soldi, delle chiavi fasulle: questi gli episodi dei quali si sarebbe reso protagonista un uomo arrestato dalla polizia a Chieti ieri, lunedì 11 novembre.
A finire in manette, nella flagranza del reato di estorsione e truffa (ai danni di una donna residente a Pescara), nell’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Chieti, un 39enne teatino.
Stando alle ricostruzioni della polizia tutto ha avuto inizio nel settembre del 2018, quando la donna avrebbe ceduto a un sedicente procacciatori d’affari, suo conoscente, la propria auto, con l’incarico di venderla con “procura”.
Da quel momento, però, la donna non avrebbe avuto più notizie sulle sorti della vettura.
A quel punto, dopo aver denunciato il procacciatore per appropriazione indebita, avrebbe ottenuto un decreto di sequestro del veicolo dal Gip del Tribunale di Pescara.
Sequestro mai eseguito, però, data l’irreperibilità del mezzo.
Dall’aprile di quest’anno, poi, la donna avrebbe iniziato a ricevere una serie di richieste di denaro sia tramite sms che attraverso sosical network da parte di un’utenza sconosciuta.
L’autore dei messaggi, oltre a inviare foto dell’auto della donna, avrebbe convinto la vittima a effettuare due versamenti su una PostePay al fine di ottenere informazioni sul luogo dove rinvenire l’auto.
All’ennesima richiesta. nel pomeriggio di ieri, lunedì 11 novembre, la vittima si sarebbe rivolta alla polizia presentando una formale denuncia, e facendo così scattare un’operazione finalizzata a cogliere il protagonista della vicenda nella flagranza del reato.
Il 39enne avrebbe pertanto dato appuntamento alla donna in piazza San Giustino, nel pieno centro di Chieti, al fine di consegnare le chiavi dell’auto in cambio di una somma di denaro.
Gli agenti sono pertanto intervenuti subito dopo lo scambio, arrestando l’uomo.
Stando a quanto riferito dalla polizia, la chiave dell’auto sarebbe risultata fasulla.
L’arrestato è risultato invece essere un parente dell’uomo che si sarebbe appropriato indebitamente della vettura della donna.
L’uomo è stato ristretto ai domiciliari mentre l’auto della vittima ritrovata.
Una volta dissequestrata, la vettura tornerà nelle disponibilità della donna.