Dopo essersi chiusa in casa una donna avrebbe aperto sei bombole di gas al fine di suicidarsi: questo l’episodio avvenuto ieri, venerdì 22 marzo, a Popoli, e sventato da parte dei carabinieri.
La donna è stata infatti salvata da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Popoli.
Tutto ha avuto inizio nel tardo pomeriggio di ieri, quando un giovane ha lanciato l’allarme annunciato quanto appena messo in atto dalla donna: quest’ultima si sarebbe chiusa in casa e aprendo alcune bombole del gas con l’obiettivo di compiere l’estremo gesto.
I militari sono immediatamente giunti all’altezza dell’abitazione, situata al piano terra di una strada nel centro abitato della cittadina in provincia di Pescara.
Da una finestra della casa i carabinieri hanno individuato la donna riversa a terra e accanto un cane, anch’esso immobile sul pavimento.
I militari sono immediatamente intervenuti nell’appartamento, riuscendo ad accedere tramite la finestra del bagno di casa.
Dopo aver prelevato di peso la donna, che al momento dell’intervento si trovava in stato di semi-incoscienza, i carabinieri hanno portato la donna all’esterno.
Stesso intervento anche per il cane, apparso immobile e stordito all’arrivo dei militari.
Nel frattempo sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza sette bombole del gas posizionate in vari ambienti dell’abitazione e lasciate aperte nel tentativo di suicidio.
Per quanto riguarda le condizioni della donna, quest’ultima è stata condotta prima all’ospedale di Popoli da parte del personale sanitario intervenuto, e poi trasferita nel nosocomio di Pescara.
Le indagini e gli accertamenti sull’accaduto sono condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Popoli.