Vendere tutte le quote del Comune di Penne (pari al 57 per cento) detenute nella Vestina Gas srl con l’obiettivo di salvare l’ente dal dissesto finanziario.
Dalla eventuale vendita ci sarebbe un ritorno pari a un valore economico di oltre 7 milioni di euro.
A chiederlo sono Emidio Camplese e Gilberto Petrucci componenti del movimento civico “Penne Citta’ Aperta” riguardo alla vendita del 6 per cento delle quote azionarie detenute dal Comune di Penne nella società pubblica “Vestina Gas Srl”, che si occupa di commercializzare il gas.
Per Camplese e Petrucci «esperire un’altra asta pubblica con le stesse condizioni o, addirittura, con un valore economico inferiore sarebbe opinabile sul piano giuridico e improduttivo sul piano contabile».
I due esponenti ricordano anche che «il bando di vendita non prevede la possibilità di stabilire un ribasso d’asta nè abbiamo un regolamento comunale che disciplina, in subordine, la cessione di quote di partecipazione nelle società commerciali come accade, invece, per le alienazioni di immobili».
Secondo “Penne città aperta” solo la vendita di tutte le quote renderebbe piu’ appetibile l’offerta commerciale sul mercato.