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Demolizione palazzo Sirena Francavilla, il quarto giorno di lavoro [FOTO-VIDEO]

Quarto giorno di lavoro oggi, venerdì 25 agosto, per il cantiere aperto dalla ditta Rad Service di Gubbio a Francavilla al Mare per la demolizione dell’ala storica di palazzo Sirena.

Per guardare la galleria di foto basta cliccare sull’immagine in basso:

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demolizione palazzo sirena francavilla al mare 25 agosto 2017 (5)

Ormai, dopo oltre 72 ore di intervento, resta ben poco della struttura dell’edificio con l’enorme tronchese che passo dopo passo sta finendo di divorare colonne, solai, pareti e muri e con essi anche i ricordi di diverse generazioni di francavillesi.

Nel crono-programma dell’impresa umbra ancora uno, due giorni al massimo, e poi buona parte del lavoro sarà portata a termine. Una volta finito l’abbattimento ci si dovrà solo occupare di smaltire l’enorme mole di macerie prodotte.

Anche oggi continua a tenere banco lo scontro avviato dal critico d’arte Vittorio Sgarbi nei confronti del sindaco Antonio Luciani, per i tutti dettagli CLICCA QUI.

AGGIORNAMENTO, quinto video di Sgarbi contro Luciani per la demolizione di palazzo Sirena, per i dettagli CLICCA QUI.
Inoltre, non si placano le polemiche per la scelta del primo cittadino francavillese di distruggere un simbolo della rinascita della città nell’immediato post-guerra.

Queste le parole di oggi del deputato di Articolo 2-Mdp Gianni Melilla:

«Nessun intervento è stato assunto tempestivamente da parte degli organi dello Stato che dovevano evitare questa scelta irrazionale e dannosa per la cultura e la storia dell’Abruzzo e di Francavilla, e per il patrimonio pubblico e l’erario italiano. Non vorremmo che ora qualcuno intervenisse a “babbo morto” per autotutelarsi. Purtroppo vi sono stati anche casi di tale ipocrisia. In Italia non ci sono i soldi per demolire le centinaia di migliaia di costruzioni abusive, per le quali esistono gia gli ordini di demolizione, e si trovano invece 117mila euro per demolire un edificio pubblico, cioè di noi tutti, che è regolare e stabile e vale milioni di euro che vanno aggiunti al danno erariale. Non ci si può arrendere a tale miopia amministrativa e politico-culturale. In Parlamento il Ministro competente dovrà rispondere di questo fatto. La storia non è certo finita».

Di seguito 2 video delle operazioni di demolizione: