Controlli Nas sulla filiera del latte in Abruzzo con attività sospese, sequestri e multe: le scoperte fatte.
I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Pescara hanno effettuato una serie di ispezioni lungo la filiera del latte, così come disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma.
Nello specifico i militari hanno ispezionato insediamenti zootecnici, caseifici, punti vendita e grande distribuzione organizzata presenti sul territorio abruzzese.
Questo il bilancio complessivo delle attività svolte:
- 25 imprese zootecniche e alimentari ispezionate;
- 3 attività sospese;
- 430 chilogrammi di prodotti lattiero caseari sequestrati;
- 25 persone segnalate all’Autorità Sanitaria;
- 15 campioni prelevati;
- multe per circa 40mila euro.
I carabinieri, con la collaborazione dei servizi veterinari delle Asl competenti, hanno ispezionato vari aspetti, dal benessere dei bovini alle condizioni igieniche degli allevamenti, dalle analisi sul latte crudo a quelle sul prodotti lattiero caseari pronti per la vendita, dalle informazioni al consumatore, alle corrette procedure di rintracciabilità. Questi alcuni dettagli delle scoperte fatte e precedentemente elencate.
Nell’Aquilano è stata sospesa l’attività di un caseificio: i locali di quest’ultimo, in base a quanto riferito dai militari, sarebbero stati rinvenuti in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali.
Oltre a ciò, circa 20 chilogrammi di prodotti lattiero caseari sono stati vincolati, poiché non correttamente rintracciabili.
Sospensione del ristoro agrituristico in seguito a carenze igienico sanitarie riscontrate in un caseificio nei pressi di un agriturismo dovute a infiltrazioni di acque reflue degli scarichi del caseificio (su pareti e soffitto della cucina sottostante).
Nel Pescarese, in un supermercato, i carabinieri hanno sequestrato circa 30 chilogrammi di prodotti lattiero caseari a marchio Dop, poiché esposti e conservati a temperatura ambiente, difformemente da quanto indicato in etichetta dal produttore.
Nel Teramano, in uno stabilimento caseario, sono stati invece vincolati circa 70 chilogrammi di vari prodotti lattiero caseari freschi, in quanto rinvenuti in contenitori privi della certificazione di idoneità al contatto alimentare.
Nella stessa provincia sono stati inoltre vincolati 250 chilogrammi di caciotte, poiché detenute in assenza di informazioni sulla loro rintracciabilità.
In provincia di Chieti i Nas e la Asl hanno disposto la sospensione di un caseifici: locali e attrezzature sarebbero risultati in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Oltre a ciò, nella stessa circostanza sono stati vincolati circa 60 chilogrammi di prodotti lattiero caseari carenti delle informazioni sulla loro rintracciabilità.
I Nas hanno inoltre eseguito controlli in stalla con il sequestro di 70 capi di bestiame (tra ovini, equini, suini e bovini), poiché non correttamente identificati rispetto al registro di stalla, ed effettuato controlli anche sul benessere animale (qualità ed idoneità delle lettiere, dei ripari, delle recinzioni, delle misure contro l’invasione di volatili, rintracciabilità dei mangimi).
Durante le attività sono stati inoltre prelevati campioni di latte crudo e prodotto finito per le successive verifiche analitiche.
Come sempre in questi casi i carabinieri dei Nas non rivelano i nomi delle aziende e attività sottoposte a controllo.
Qui di seguito un video sulle attività appena descritte: