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Civitella Casanova, tutti in piazza per chiedere la liberazione del cane Bella

Dal 30 giugno scorso, ormai sono già passati 16 giorni, Bella, il cane di quartiere che viveva libero nel territorio di Civitella Casanova accudito e curato dai residenti che lo hanno adottato da 5 anni a questa parte, vive tristemente rinchiuso in una gabbia all’interno del canile “La Rupe”.

Oggi pomeriggio, giovedì 16 luglio, alle ore 17 cittadini, animalisti e persone che hanno preso a cuore il caso di Bella saranno nella piazza del paese per far sentire la loro voce e protestare contro la decisione presa dal sindaco Marco D’Andrea.

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Al primo cittadino chiederanno di prendere una posizione in merito a una vicenda che presenta non pochi lati oscuri. Il tutto nasce dalla decisione di sindaco e maresciallo della polizia municipale (Annamaria Grande) di accalappiare Bella dopo «lamentele verbali circa la sua pericolosità» e come si legge nella nota redatta dallo stesso maresciallo Grande il 17 giugno scorso, «a causa dell’impossibilità di certificare e quindi accertare l’effettiva pericolosità del suddetto cane (sia da parte della sottoscritta che di un qualsiasi veterinario) questo ufficio provvederà a trasferire nel canile convenzionato “La Rupe” il cane Bella, almeno fino a quando non verrà trovata per la stessa, una sistemazione di sicuro più congrua, presso l’abitazione di un privato cittadino che intenderà adottarla».

In sostanza, secondo quanto riferisce il maresciallo Grande, basta che chiunque denunci verbalmente la pericolosità di un cane per far sì che questo venga prelevato dalla strada e rinchiuso. In sostanza, se passasse questa regola, verrebbe meno il principio normativo del “cane libero e accudito”, più comunemente chiamato “cane di quartiere”. Inoltre, Gabriele Bettoschi, delegato alla Tutela Animale di Codici Abruzzo, fa notare come non sia vero che la pericolosità eventuale del cane non possa essere verificata, visto che la legge impone alla Asl di tenere l’animale dieci giorni sotto osservazione proprio per eseguire queste verifiche con veterinari comportamentisti. Bella però sarebbe stata prelevata alle 9 del mattino a Civitella Casanova, trasferita al canile sanitario di Città Sant’Angelo e già a mezzogiorno portata al canile “La Rupe” di Civitella. Dunque non ci sarebbe stato alcun tipo di controllo.

Altro lato oscuro è quello riguardante proprio “La Rupe”, struttura convenzionata con il Comune di Civitella Casanova ma che non avrebbe le autorizzazioni per detenere al suo interno cani visto che non risulta dalla visura del Registro regionale delle strutture di ricovero pubblicato dalla Regione Abruzzo.

Per difendere i diritti di Bella si sono mobilitati, oltre alle associazioni Codici Abruzzo e Dog Village, anche 110 cittadini che hanno sottoscritto una petizione per ricordare al sindaco come Bella vivesse da 5 anni perfettamente integrata nella piazza del paese.

Bettoschi ha anche presentato una richiesta di accesso agli atti al Comune per scoprire tutti i documenti relativi a Bella e un ricorso al prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono per l’annullamento o la revoca dell’ordine di cattutra.

Oggi al pomeriggio due cose verranno chieste al sindaco: di ammettere l’errore e riportare sul territorio Bella o che chiami la Asl e gli dica di verificare l’eventuale grado di pericolosità del cane dato che sono passati 16 giorni e nessuno ha fatto niente.

Bettoschi ricorda come il cane non abbia mai morso nessuno finora e anche qualora avesse morso non potrebbe considerarsi a priori pericoloso, visto che se uno tira un calcio al cane può capitare che reagisca.

Per chi volesse partecipare alla manifestazione appuntamento alle ore 17 in piazza a Civitella Casanova.