Finalmente, dopo mesi, il cane Bella di Civitella Casanova torna a vedere la luce e ad assaporare la libertà di poter passeggiare all’interno di un parco o semplicemente su un marciapiede dopo il rientro dalla capitale di pochi giorni fa.
I 30 giorni di reclusione nel canile La Rupe di Civitella Casanova e i 40 di ricovero in diverse cliniche veterinarie di Roma, per fortuna non hanno minato la sua fiducia nei confronti dell’uomo, visto che Bella già nella sua prima passeggiata è stata perfettamente integrata con il mondo circostante, riconosciuta e accarezzata da molti bambini e cittadini che avevano preso a cuore la sua vicenda.
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Bella viveva libera e accudita da alcuni cittadini nella piazza di Civitella Casanova da circa 5 anni, ma il 30 giugno scorso con un provvedimento di cattura entrò in perfetto stato di salute nel canile convenzionato La Rupe, dopo un mese ne è uscito solo morente, a tal punto da essere ricoverato con prognosi riservata a Roma.
Nella passeggiata a Montesilvano non è apparso affatto un cane pericoloso, come qualcuno aveva paventato per giustificare la cattura, nella condotta a guinzaglio (come cane libero non sapeva neanche cosa fosse un guinzaglio) ha giocato con altri cani, è stata in mezzo a bambini e adulti vicino a un centro commerciale.
Bella è stata adottata da Cristina Feriozzi, la responsabile storica per l’area vestina dell’associazione protezioni animali Dog Village, «perché le sue condizioni di salute non consentivano più di aspettare le azioni intraprese a sua difesa, che rimangono tutte e saranno con più forza portate avanti!», fa sapere la Feriozzi.
Cristina Feriozzi, precisa anche che «le ferite di Bella, la sua coda amputata, saranno il simbolo della legge calpestata e della ignoranza e arroganza di dovrebbe occuparsi del benessere anche animale».
«L’arroganza del sindaco di Civitella Casanova, ha avuto la sua apoteosi, quando ha impiegato ben 2 settimane per accettare di rispondere alla richiesta di adozione di Cristina Feriozzi, che già il 24 luglio ne aveva chiesto l’affido, imponendo che andasse lei a prendere il cane a sua spese a Roma e richiedendo pure che debba andare lei a Civitella, non rispondendo neanche ai solleciti di chiarimento del Prefetto», precisa Carmelita Bellini, presidente del Dog Village, che insieme a Codici Abruzzo ha condotta la battaglia a favore di Bella.
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