Bonifica dell’ex discarica a Santa Teresa di Spoltore finanziata: questa la notizia che riguarda l’area che ricade nel territorio della cittadina in provincia di Pescara annunciata oggi, mercoledì 14 novembre, da parte del Comune di Spoltore.
Sono stati stanziati fondi per 725mila euro per bonificare la discarica, ora dismessa, dove tra gli anni Settanta e Ottanta sono stati abbandonati abusivamente rifiuti urbani.
Come specificato dal Comune, i fondi stanziati fanno parte di un finanziamento regionale relativo a discariche registrate dall’anagrafe regionale dei siti a rischio potenziale. La Regione Abruzzo ha disposto la programmazione complessiva delle risorse del Programma “Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud” (Settore prioritario “Ambiente”), per un importo complessivo di 12 milioni di Euro: sono 11 gli interventi previsti con le risorse del Masterplan, quattro destinati a località in provincia dell’Aquila, due in provincia di Teramo, quattro in provincia di Chieti ed uno in provincia di Pescara.
Ecco qui di seguito ulteriori dettagli sulla vicenda nella nota diffusa dal Comune, con le parole del sindaco di Spoltore, Di Lorito:
“Questa grande ferita ambientale del nostro territorio, ennesima eredità del passato anni ’80, va a trovare la sua positiva e definitiva soluzione” chiarisce il sindaco Luciano Di Lorito. “Si tratta di un investimento sul nostro futuro, in una delle aree più ricche di funzioni e potenzialità dell’area metropolitana”.
In questi ultimi mesi hanno seguito la situazione il consigliere delegato all’ambiente Valentina Conti e il consigliere di minoranza Marina Febo, che è anche specialista amministrativo del Servizio gestione dei rifiuti e ambiente della Regione Abruzzo. “Come sempre siamo stati bravi a fare squadra” aggiunge il primo cittadino. “ed è una particolare soddisfazione per la nostra amministrazione riuscire a programmare, in tempi relativamente brevi, il superamento di una criticità legata a una cattiva gestione del territorio, che ha permesso a persone senza scrupoli di danneggiarci tutti”. L’area dell’ex discarica è infatti un sito privato, e l’intervento del Comune sostituisce quello che avrebbero dovuto fare i proprietari, che sono rimasti inerti senza rispondere alle numerose sollecitazioni.