Sarebbe evaso dagli arresti domiciliari e ritrovato in strada a Scafa su un veicolo sequestrato: questo l’episodio avvenuto nella cittadina in provincia di Pescara e che ha portato all’arresto di un giovane da parte dei carabinieri.
A finire in manette, nell’operazione condotta dai militari della Compagnia di Popoli, un 23enne, per il quale si sono aperte le porte del carcere di Pescara.
Il giovane da qualche mese si era stabilito a Scafa, paese nel quale avrebbe dovuto scontare la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Nel corso del tempo, stando alle ricostruzioni dei militari, il giovane, nonostante la misura in corso, si sarebbe reso protagonista di diverse intemperanze, venendo arrestato in diverse occasioni.
A settembre, nonostante gli obblighi cui era stato sottoposto, si sarebbe allontanato da Scafa, venendo rintracciato dai carabinieri in un centro commerciale di Chieti.
Nell’occasione per il giovane erano scattati gli arresti domiciliari. Il 23enne avrebbe però violato nuovemente le prescrizioni imposte e i carabinieri della Compagnia di Popoli, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, avrebbero avviato una serrata attività di monitoraggio nei suoi confronti, documentando le violazioni commesse.
Nell’ultimo caso il giovane, dopo essere uscito di casa grazie a un permesso, non sarebbe più rientrato in casa, e sarebbe stato poi individuato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile a bordo di un veicolo già posto sotto sequestro.
Alla luce delle violazioni e dei relativi referti inviati dai militari all’autorità giudiziaria, nei confronti del 23enne è stato disposto l’aggravamento del regime detentivo. Nella mattinata di oggi, venerdì 7 dicembre, i militari hanno pertanto raggiunto il giovane nella sua abitazione e lo hanno condotto nel carcere di Pescara.