Un fucile mitragliatore, 4 pistole, 200 grammi di cocaina e 50mila euro in contanti. Questo l’arsenale di armi e non solo scoperto ieri mattina, giovedì 13 aprile, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara all’interno di un’abitazione nella zona di Dragonara a San Giovanni Teatino.
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A condurre le operazioni, che hanno portato all’arresto in flagranza di E.D.E, 50enne di San Giovanni Teatino già noto alle forze dell’ordine per porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale e altri reati minori, il tenente Antonio Di Dalmazi, comandante del Nucleo Operato e il luogotenente Giuseppe Minichilli, comandante dell’aliquota radiomobile che hanno rivelato i dettagli dell’operazione insieme al comandante provinciale Marco Riscaldati. L’uomo, ora in carcere a Chieti in attesa dell’udienza di convalida, dovrà rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo e ricettazione.
Dopo diversi giorni di studio del soggetto, ieri mattina i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire unitamente a 2 unità cinofile, il cane antiesplosivo Keiko e il cane antidroga Sissy. Prima hanno perquisito l’abitazione trovando in camera da letto 2 contenitori in cellophane contenenti 50mila euro in banconote da 50, 100 e 200 euro, una bustina con residui di cocaina e un contenitore di proiettili vuoto. Poi sono scesi in garage con il cane Keiko che ha individuato una maglietta rossa all’interno di un Mercedes Classe R dalla quale si è arrivati a trovare una macchina per il sottovuoto, 2 fondine per pistola e 87 colpi a salve.
Da qui si è passati a esaminare i condotti dell’aria e l’intercapedine tra i tubi e il soffitto, all’interno dei quali c’era un tubo metallico contenente:
- una mitraglietta calibro 7,65 con matricola, munito di silenziatore e 2 caricatori vuoti;
- un calzino con 92 proiettili calibro 7,65;
- una pistola semiautomatica “Beretta” calibro 6,35;
- una pistola Revolver a tamburo marca Zastava calibro 357 Magnum;
- una calza con 62 proiettili calibro 357 Magnum e 9 cartucce calibro 38;
- una busta contenente una pistola semiautomatica di marca “Zastava” con matricola abrasa con caricatore vuoto e silenziatori;
- una confezione in cellophane trasparente sottovuoto contenente cocaina per un peso totale di 200 grammi.
Tutte le armi erano pronte a sparare e saranno inviate al Ris di Roma per tutti gli accertamenti del caso allo scopo di verificare se abbiano sparato e se siano ricollegabili a qualche delitto. Ciò che inquieta maggiormente, come sottolineato dai carabinieri, è il ritrovamento dei silenziatori che fa pensare ad armi usate per rapine, spedizioni punitive, atti intimidatori o peggio delitti.