Avrebbero per mesi sottratto la quasi totalità della pensione di un anziano per le proprie esigenze quotidiane e per l’acquisto di stupefacenti: questa la scoperta fatta dai carabinieri a Montesilvano e che ha portato all’arresto di due persone.
A finire in manette, con l’accusa di circonvenzione di persona incapace, un uomo e una donna, entrambi 40enni e dimoranti nella città adriatica in provincia di Pescara, arrestati dai militari della Stazione di Montesilvano agli ordini del maresciallo maggiore Domenico Addesi, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip e richiesta dal Pm.
Tutto ha avuto inizio dalla segnalazione del figlio della vittima, un 85enne di Montesilvano, il quale aveva informato i militari sui sospetti riguardanti il padre.
Quest’ultimo, infatti, avrebbe manifestato delle difficoltà economiche non giustificabili.
Alla luce di ciò, alla fine di agosto del 2018, sono partite le indagini da parte dei carabinieri, culminate poi con gli arresti di ieri, martedì 26 marzo.
Stando a quanto emerso, l’anziano avrebbe consegnato la quasi totalità della sua pensione (circa 1.000 euro sui 1.200 percepiti), ai due arrestati.
La vicenda sarebbe nata da una conoscenza occasionale tra l’85enne e la donna arrestata.
Quest’ultima avrebbe coinvolto un suo amico nel raggiro durato per diverso tempo ai danni dell’anziano.
La coppia, sempre stando a quanto emerso nelle indagini, avrebbe infatti accompagnato la vittima all’Ufficio postale a prelevare la pensione e, con abilità di parola e atteggiamenti, all’uscita dagli uffici, si sarebbe fatta consegnare gran parte della somma.
La donna si sarebbe fatta addirittura “riconoscere” dall’anziano come sua “nipote”.
Per mesi, stando alle ricostruzioni dei carabinieri, all’85enne sarebbe stato fatto crede che il suo denaro fosse utilizzato per le sue esigenze di vita e il suo sostentamento.
E questo grazie a un abile gioco di “dare e avere”, nel quale all’anziano veniva concessa una somma di circa 200 euro al mese. In realtà, in base a quanto scoperto nelle indagini, la coppia avrebbe speso le somme in altre maniere, ossia per l’acquisto di stupefacente e per le esigenze quotidiane degli arrestati.
L’attività dei due sarebbe stata monitorata nel tempo da parte dei carabinieri della Stazione di Montesilvano, fino all’epilogo di ieri, con l’arresto dei due 40enni i quali sono stati ristretti ai domiciliari.
Alla luce di quanto scoperto i carabinieri sottolineano quanto segue:
Con l’occasione si ribadisce l’attenzione che l’Arma dei Carabinieri rivolge a queste tipologie di reati, e si sottolinea l’importanza della collaborazione dei cittadini con le istituzioni, in modo tale da poter permettere gli opportuni accertamenti, ed evitare gli odiosi reati ai danni delle fasce protette.
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